Recensione: Nevernight – I Grandi Giochi di Jay Kristoff

Buongiorno lettori, qualche giorno fa ho postato sul blog la recensione di “Nevernight – Mai dimenticare” oggi, invece, vi parlerò del secondo romanzo… “Nevernight – I grandi giochi”!

Se non avete ancora letto il primo romanzo vi consiglio assolutamente di non leggere questa recensione perché sarà piena di spoiler.

Ringrazio l’Oscar Mondadori Vault per l’anteprima.

Titolo: Nevernight – I Grandi Giochi
Autore: Jay Kristoff
Editore: Oscar Mondadori Vault
(Oscar Fantastica)
Genere: Fantasy
Pagine: 467
Prezzo: 20,00 €
Link d’acquisto: Clicca qui!

Trama: Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in moltia ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.

Recensione: Dopo il finale pieno di colpi di scena del libro precedente non ho potuto fare a meno di buttarmi subito su “I Grandi Giochi” perché diciamolo… Chi si sarebbe aspettato che Ashlinn e Osrik Järnheim in realtà fossero dei subdoli traditori in cerca di vendetta per vendicare loro padre? Come ricordate nei capitoli finali di “Mai dimenticare” Mia nonostante sia riuscita a diventare la prima della classe nel corso di Verità della Shahiid Ammazzaragni non riesce a portare a termine la prova finale. La prova che la farebbe diventare effettivamente una lama della “Chiesa Rossa” ma la nostra protagonista non ci sta, non accetta che come prova finale si debba ammazzare un innocente. Così Drusilla e tutto Il Culto delusi dalla sua prova le dicono che non avendo superato la prova non potrebbe mai essere una lama. Mercurio quindi va a prendere Mia alla Montagna Silente per riportarla a casa. Questo è un bene però, perché Mia si sarebbe accorta di tutto quello che in realtà stava succedendo nel corso dei mesi di allenamento alla “Chiesa Rossa” solo dopo essere tornata a Godsgrave e trovando un indizio. All’inizio Mia è allibita, comincia a collegare i puntini e le sembra impossibile ciò che sta elaborando la sua testa ma purtroppo è la cruda verità. I fratelli Järnheim non nutrono alcuna adorazione per “La Chiesa Rossa” anzi la disprezzano con tutto se stessi per ciò che fecero anni prima a loro padre. Torvar Järnheim, una lama della chiesa ora ritirata, assieme ai suoi figli ideò un piano come vendetta per la mutilazione ricevuta al servizio della Madre, un piano che per poco non mise in ginocchio l’intera Chiesa, anche se per fortuna Mia riuscì a sventare la loro cospirazione e salvare Il Culto. Ashlinn, una delle amiche più strette di Ash, non è stata solo una traditrice nei confronti della Chiesa, ma è stata anche insieme a suo fratello un’assassina verso la Chiesa stessa, perché le diverse morti (esempio: Carlotta) degli altri accoliti che si succedettero nel corso dei mesi sono colpa loro. Loro hanno ucciso alcuni degli altri studenti. Vi ricordate che nella scorsa recensione vi accennai che a causa di un avvenimento per poco tirai un urlo? È stato esattamente quando Ashlinn pugnala a morte Tric al cuore e lo butta giù dalla Montagna Silente come se niente fosse perché potrebbe essere un ostacolo per il suo piano. Immaginate: Tric viene pugnalato più volte al cuore da qualcuno che reputava sua amica. In questo caso non credo che Ashlinn conosca il significato di “amicizia” (comunque se non si fosse capito oltre ad adorare Tric, amico e amante di Mia, lo shippavo tantissimo con quest’ultima ma… a quanto pare Kristoff ha deciso di farmi soffrire).

Quando Mia ritorna alla Montagna Silente e dopo aver scoperto il tradimento di Ashlinn e l’assassinio di Tric diventa una belva. Tutta la sua delusione, tutto il suo dolore, tutta la sofferenza la trasforma in unica cosa: Rabbia. Mia uccise tutti i Luminatii in combutta con i Järnheim e seguii quelli che scapparono via dalla “Chiesa Rossa” attraverso le Frusciaride e anche lì fece piazza pulita. Arrivando a Ultima Spes scoprì dove i Luminatii tenevano prigionieri i vari membri del culto: Cassius, Drusilla, Solis, Aalea… e li salvò. Pur avendo fallito l’ultima prova della Chiesa, Mia, fu iniziata come una Lama da Cassius, Signore delle Lame nonché unico tenebris che Mia abbia mai incontrato dopo aver liberato il Culto della Chiesa durante un attacco portato dai legionari Luminatii (in quest’attacco per la vostra grande gioia Mia riesce ad uccidere il tribuno Remus ma prima della sua morte accennò qualcosa riguardo Jonnen: il fratello di Mia…)

A fine storia la nostra protagonista mantiene la promessa che lei e Tric si fecero a vicenda e uccise il Re Dweymeri ossia il nonno di quest’ultimo per tutto il male che sin da bambino li procurò. Osrik fu ucciso dallo stregone Adonai, che è in grado di controllare e usare a suo piacimento il sangue, affogandolo nella pozza di sangue che la Chiesa usa per spostarsi da una parte e l’altra della Repubblica con i poteri di Adonai, mentre Ashlinn è semplicemente riuscita a scappare e tutta la “Chiesa Rossa” sta dando la caccia a lei e suo padre da mesi.

Oratore Adonai

Proprio nelle ultime righe Mia inizia a sfogliare insieme a Messer Cortese ed Eclissi (l’ex umbralupa/passeggero di Cassius che d’ora in poi viaggerà con lei) un libro che Mercurio è riuscito a trovare miracolosamente nella Biblioteca dei Morti. Un libro che parla di una Tenebris e di una certa corona della Luna. Mia pensava che riuscisse a capire qualcosa in più sulla sua vera natura ma leggendo questo libro si renderà conto che le domande invece si stanno moltiplicando, diventando sempre di più.

“Il lupo non commisera l’agnello. E la tempesta non chiede perdono agli affogati”- Motto della Chiesa Rossa

Mia e Messer Cortese

Per leggere “I Grandi Giochi” ci ho messo più tempo a differenza di “Mai dimenticare” perché la narrazione e molto più lenta ed è un po’ meno fluido il distacco tra presente e passato. Come ricordate nel precedente libro ci sono parti dove si narra il passato da bambina di Mia (scritte in corsivo) e quelle sull’attuale presente mentre qui non si capisce ancora bene in quali tempi ci troviamo. Ma dopo circa quasi 200 pagine il passato e il presente iniziano a combaciare fino a capire come Mia sia arrivata a rendersi una schiava. Schiava? Ok, adesso sarete un po’ confusi ma andiamo con calma. Questo libro è formato a sua volta da tre libri e alla fine del libro capiamo che le due narrazioni presenti non parlano di un passato lontano ma di uno abbastanza recente. Infatti le parti scritte con una scrittura normale narrano il presente mentre quelle in corsivo narrano quello che successe a Mia qualche mese prima. Proprio qualche mese prima Mia scoprì che la Chiesa Rossa giocò un ruolo nella cattura di suo padre, nel fallimento della Ribellione. Per tutto questo tempo, si era addestrata in un covo di assassini per vendicarsi degli uomini che avevano ucciso suo padre e non avrebbe mai minimamente immaginato che gli questi avessero avuto un ruolo in quella stessa esecuzione. E tutto per conto dell’uomo che lei voleva e vuole eliminare più di chiunque altro: Scaeva. In un attimo tutte le sue convinzioni si disfano. Ciò che le aveva detto Ashlinn era vero allora.

Ashlinn in questo libro avrà un ruolo decisamente maggiore a differenza dello scorso romanzo perché Mia la vorrebbe uccidere ma… le serve viva.

Inoltre Ash sarà l’unica (a parte Mercurio) che seguirà Mia in questo piano folle e la aiuterà come meglio potrà per tutto il romanzo.

Dato che la chiesa ha avuto un ruolo nella morte di suo padre, il piano di Mia è diventare un Gladiatii ovvero uno schiavo che combatte incontri per il divertimento del popolo nelle arene della Repubblica a nome di un collegio gestito da un o una Dominatii. I Gladiatii devono allenarsi ogni singolo giorno per un sacco di ore con un Executus per vincere incontri. L’incontro più importante di tutti I Grandi Giochi ovvero il Venatus Magni è l’obiettivo di Mia, sarà un suicidio ma Mia deve farcela. Perché sarà l’unico modo per uccidere Duomo e Scaeva più facilmente dato che colui o colei che vincerà il Magni diventerà un uomo libero e il cardinale e il console lo premieranno di persona nell’arena subito dopo la vittoria. Il vincitore li incontrerà così da vicino…tanto da ucciderli e Mia non si farà di certo scappare quest’opportunità. Sarà comprata dal collegio di Remus (ironico no?) e diventerà una dei falconi Gladiatii di Domina Leona ossia la moglie dell’uomo che Mia ha ucciso solo qualche mese prima a Ultima Spes.

Sarà un percorso davvero ma davvero duro questo e Mia lo vivrà con tanti altri Gladitii compagni di cella del collegio: Sidonius, Cantalame, Alzaonda, Macellaio, i gemelli: Bryn e Byern, Felix, Albanus e…. il campione: Furian! (e…sorpresa! Anche lui è un tenebris, ma diciamo che non nutre proprio un così profondo affetto per Mia…) Come le dice Messer Cortese tutti quanti sono solo i mezzi per raggiungere il fine: la vendetta. Ma ne siamo davvero così sicuri?

“A volte il passato non muore e basta. A volte devi ucciderlo.”

Mia Corvere

Questo volume nonostante sia stato molto lento e meno fluido all’inizio si è ripreso notevolmente perchè è stato tutt’altro alla fine. L’altra metà del libro scorre come l’olio e l’azione diventa ancora di più fra scontri, sangue, morte, ribellioni e verità inaspettate con un finale degno di nota. Immaginate che prima di finire “I Grandi Giochi” per staccare un po’ avevo già deciso di leggere qualcos’altro prima di “Alba Oscura” ma in realtà è finita in un altro modo perché sono corsa ad aprire come una scheggia il file dell’ultimo e terzo romanzo della trilogia troppo curiosa di sapere cosa sarebbe successo ai nostri amati personaggi.

Ne “I Grandi Giochi” come vi ho già precedentemente scritto Ashlinn è presente come personaggio fisso e i sentimenti di quest’ultima nei confronti di Mia sono… complicati. Anche se da esterna al racconto posso dire che complicati non è la parola proprio adatta dato che è palesemente innamorata di Mia. Ma la domanda è… quali sono i sentimenti di Mia nei confronti di Ashlinn? Sa che non si dovrebbe fidare del tutto di lei, ma altri sentimenti cominciano ad entrare in gioco e la testa si riempirà di tanti pensieri e domande… Se Ash mi tradirà di nuovo? Cosa accadrà?

Ashlinn Järnheim

Mia Corvere

Mi sono piaciuti tutti i vari personaggi che Kristoff ha aggiunto in questo romanzo. I Gladiatii apparentemente sembrerebbero solo dei grossi e maleducati combattenti che disprezzano e prendono in giro Mia e Sidonius ovvero i nuovi arrivati del collegio ma con il passare delle pagine cari lettori vi legherete anche a loro, adesso infatti sto leggendo “Alba Oscura” e devo dire che sono proprio dei personaggi forti e coraggiosi che vi strapperanno sicuramente un sorriso.

Nelle prime pagine de “I Grandi Giochi” su ordine della “Chiesa Rossa” Mia commette un omicidio e quando sta scappando per salvarsi la pelle si nasconde nella necropoli di Galante, lì incontrerà una strana oscura creatura che la salverà e che le dirà testuali parole: <<So che sei destinata a molto più di questo. La tua verità giace nella tomba. Eppure dipingi le tue mani di rosso per loro, quando in realtà dovresti dipingere i cieli di nero.>> Chi è questa persona? Perché le ha detto questo? Perché l’ha aiutata?

Ashlinn nell’ultima riga del libro, incontrerà anche lei questa creatura e…

E niente, mi dispiace ma non vi svelerò questo colpo di scena. Quindi che ci fate ancora qui?! Correte a leggere anche “I Grandi Giochi! Susu, muovetevi lettori!

La creatura misteriosa e Mia

Cari lettori se il finale di “Mai dimenticare” vi ha lasciato con il fiato sospeso questo vi toglierà di sicuro il respiro! Ci saranno tante sorprese e verità nascoste sulla famiglia di Mia che non vi sareste mai aspettati.

Sapete quando ad un certo punto mentre leggete un libro fate una supposizione del tipo: “Ma secondo me potrebbe essere così…” e questo succede esattamente due pagine dopo? Mi è successa la stessa identica cosa mentre leggevo gli ultimi capitoli!

“I Grandi Giochi” mi hanno fatto conoscere ancora meglio il complicato personaggio di Mia Corvere e grazie a questo romanzo ho conosciuto tutti i lati di Mia, la sua forza, il suo coraggio, la sua rabbia, il suo amore, la sua voglia di vendetta… Sicuramente il personaggio femminile più figo, originale e alternativo che io abbia mai letto!

“Tutto ciò che serve è la volontà di compiere ciò che altri non vogliono fare.”

Che dire lettori, anche questo libro mi ha sorpreso tantissimo e non vedo l’ora di sapere cosa accadrà alla nostra incredibile Mia in “Alba Oscura” per parlarvene sul blog!

Voto: 5/5

Alla prossima lettori,
Fede 😊