Recensione: Nevernight – Mai Dimenticare di Jay Kristoff

Buongiorno lettori! Ormai mancano pochissimi giorni all’uscita della trilogia di Nevernight dello scrittore Jay Kristoff e infatti quest’oggi vi parlerò del primo volume ovvero “Nevernight – Mai dimenticare”.

Jay Kristoff è già conosciuto in Italia per la trilogia “Illuminae Files” scritta a quattro mani con Amie Kaufman e adesso l’ Oscar Mondadori Vault ci sta facendo attendere con molta ansia il 3 settembre, ossia l’attesissimo giorno d’uscita.

Ringrazio l’Oscar Mondadori Vault per l’anteprima.

Titolo: Nevernight – Mai dimenticare
Autore: Jay Kristoff
Editore: Oscar Mondadori Vault
(Oscar Fantastica)
Genere: Fantasy
Pagine: 467
Prezzo: 20,00 €
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Trama: Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.

“Mai tirarsi indietro. Mai avere paura. E mai, mai dimenticare.”

Recensione: Prima di cominciare voglio ringraziare l’Oscar Vault per avermi dato l’opportunità di poter leggere in anteprima l’intera trilogia. All’inizio, prima di cominciare “Mai dimenticare”, ero un po’ titubante cosa che mi succede spesso quando c’è molto hype intorno ad un’uscita attesissima poiché in questi casi ho paura che avendo molte aspettative queste non si possano concretizzare durante la lettura. Ma… devo dire che Kristoff mi ha veramente sorpreso, tant’è vero che ho terminato il romanzo in meno di tre giorni e lo reputo sicuramente una delle letture migliori di quest’anno.
Letto il “Caveat Emptor” ovvero una specie di prologo dove il narratore, un personaggio di cui ancora non sappiamo il nome, ci narra che racconterà una storia diversa dal solito, una storia che parlerà “di una ragazza che stava all’omicidio come i maestri alla musica” sono rimasta immediatamente colpita dall’originalità e dal modo di scrivere e di descrivere dello scrittore.

Questo romanzo narrerà la storia di una famigerata assassina miei cari lettori.

Una ragazza chiamata da alcuni la Figlia Pallida. L’incoronatrice. Il corvo.

Lei è Mia. Mia Corvere.

Mia è una ragazza di 16 anni che ha passato gli ultimi sei anni di vita ad allenarsi e addestrarsi con il vecchio Mercurio per entrare nella “Chiesa Rossa”, una specie di “Hogwarts dei sicari” una scuola che addestra tutti i futuri assassini della Repubblica.

Ma per quale motivo, vi chiederete, Mia vuole entrare nella “Chiesa Rossa”?

La risposta è semplice: Vendetta.

Da bambina Mia ha assistito alla morte di suo padre. Darius Corvere, uno dei migliori tribuni della legione dei Luminatii, fu impiccato davanti a tutta la città perché forgiò un’alleanza con il suo generale, che avrebbe dovuto portare all’incoronazione di quest’ultimo come re ma purtroppo Darius, il generale Antonius e diversi dei suoi uomini migliori furono scoperti e accusati di tradimento nei confronti della Repubblica e poi uccisi.

Alinne e Mia Corvere

Poco dopo la morte di Darius Corvere il console Scaeva, che presiedette all’esecuzione del padre di Mia, condannò Alinne Corvere e Jonnen Corvere, rispettivamente la madre e il fratellino di Mia a morire nella Pietra Filosofale, la prigione più raccapricciante della Repubblica.

Scaeva ordinò che anche la piccola Mia dovesse morire affogata in un canale ma miracolosamente lei riuscì a scappare dagli uomini del console. Scappò e per fortuna incontrò Mercurio. Un uomo che apparentemente sembrerebbe solo un vecchio che gestisce un negozio di curiosità e pezzi rari ma che in realtà è un ex lama della “Chiesa Rossa” e attualmente è un informatore/ scopritore di talenti per conto della chiesa. Non appena Mercurio capirà chi è Mia e cosa le è accaduto deciderà di prenderla sotto la sua ala per allenarla ed aiutarla a vendicarsi della morte della sua famiglia. Mercurio oltre ad essere il suo “Shaiid” (maestro onorato) è l’unica cosa che più si avvicina a una famiglia, per Mia.

Adesso gli obiettivi sono tre.

Julius Scaeva.
Francesco Duomo.
Marco Remus.

I responsabili della morte di suo padre e successivamente di sua madre Alinne e di suo fratello Jonnen.

L’obiettivo di Mia è ucciderli.

“Quando tutto è sangue, il sangue è tutto.”

Arrivare alla “Chiesa Rossa” si è rivelato già un percorso complicato per lei e Tric ma quello che le accadrà dentro sarà come dire… molto molto peggio.
Ma chi è Tric?
Il nostro giovane affascinante Tric, di origini itreyana-dweymeri è anche lui un accolito della Chiesa Rossa come Mia e sarà la persona con cui la nostra protagonista legherà maggiormente all’interno della scuola di Niah, la Nostra Signora dell’omicidio benedetto. Sinceramente Tric è stato il personaggio che dopo Mia mi è piaciuto di più, l’ho adorato! A mio parere è davvero un bel personaggio.

Mia e Tric

In una scuola del genere dove la competizione e l’odio sprizza da tutti i pori è bene trovare sempre qualcosa che ci tenga legati al nostro vero essere e Tric e ad esempio anche Ashlinn saranno coloro con cui Mia inizierà una splendida amicizia. O forse anche qualcosa di più?

Ashlinn

Ma non temete ci sono altrettanti accoliti odiosi che vorrebbero fare fuori Mia e in questo caso posso nominare Jessamine per esempio. Perché vi devo ricordare che… siamo comunque in storia ambientata in un covo di assassini!

Durante il corso dei mesi ed estenuanti e terribili prove che porteranno anche a diverse morti gli accoliti potranno diventare Lame o Mani. Le lame sono coloro che diventano proprio assassini della “Chiesa Rossa” e andranno a commettere omicidi per tutta Itreya nel nome della Madre della Notte mentre la Mani sono gli aiutanti delle Lame che hanno altri compiti. L’obiettivo di tutti ovviamente è diventare delle temute lame. Mia è pronta a tutto per farcela.

Ma per diventare una lama bisogna essere a fine corsi, il primo della classe di almeno un corso. I corsi sono quattro e tenuti da alcuni degli assassini più pericolosi dell’intera Repubblica.

Solis. Lui è lo Shaiid di Canti e insegna agli accoliti l’arte dell’acciaio addestrandoli nell’uso delle armi. Mmh… diciamo che Solis e Mia non andranno molto d’accordo…

Mouser. È lo Shaiid di Tasche e insegna ai ragazzi l’arte del furto. Mia lo descrive come un uomo dal volto giovane ma con occhi da vecchio. (Inoltre a quanto pare adora indossare intimo femminile! E no, mi dispiace non so proprio il motivo per cui gli piaccia così tanto farlo. Spiacente accolito)

Ammazzaragni. È l’insegnante dell’ Aula di Verità ed è la Shaiid con le maggiori probabilità di uccidere i suoi stessi studenti. Adesso non vi svelo niente perché capirete sicuramente cosa intendo quando leggerete il romanzo! Mia è molto portata per questa materia.

Aalea. È la Shaiid di Maschere e la signora dei segreti. Insegna l’arte della seduzione. Ci sono due persone al mondo: coloro che sono innamorati di lei e coloro che non l’hanno ancora incontrata.

Infine, Drusilla è la Reverenda Madre della Chiesa Rossa, praticamente è come se fosse il “direttore” della scuola. Non fermatevi di fronte alla sua apparente età avanzata perché in realtà è un’assassina letale.

All’interno della Chiesa Rossa avrete l’oppurtunità di incontrare anche Marielle e Adonai, due stregoni al servizio della Chiesa Rossa, ma shh… non vi svelerò niente su di loro.

Marielle e Adonai

Per finire abbiamo Aelius, il cronista della Montagna Silente e “bibliotecario” dell’enorme biblioteca di Niah all’interno della Chiesa Rossa. Ormai “la sua classica frase” è diventata anche il mio motto: “Troppi libri. Troppi pochi secoli.”

***

Lettori tralasciando il fatto che Jay Kristoff ha una penna spettacolare… ‘bisso e sangue questa storia è di un originalità pazzesca e Mia è la protagonista più badass che io abbia mai incontrato! È una forza della natura e mi ha stupito tantissimo. Già la adoro ma sono sicura che appena terminerò l’ultimo romanzo mi innamorerò di lei e della sua tenacia. Le prime 100 pagine le ho lette più lentamente e sono riuscita ad entrare in sintonia completa con la storia subito dopo. Nevernight è qualcosa di diverso… Ma con diverso intendo qualcosa in senso positivo, assolutamente. La narrazione del romanzo è in terza persona, perché come vi ho accennato lo scrittore ha voluto fare in modo che il libro sia scritto come se fosse qualcun’altro, un altro personaggio a raccontare la storia di Mia. Il romanzo è diviso in due narrazioni: delle parti narrano il passato di Mia ossia quello che accadde a quest’ultima subito dopo la morte di suo padre mentre l’altra narra il suo attuale presente. Una cosa che ho apprezzato molto è stata l’idea delle note a piè di pagina. Nelle note è come se lo scrittore s’intrufolasse nel racconto per fare dell’ironia e/o sarcasmo oppure per spiegare meglio determinati significati.

Se tutta la storia mi è piaciuta da morire sono letteralmente impazzita nelle ultime 100 pagine del romanzo. Cominciano a crearsi un sacco di situazioni a cui non avevo minimamente pensato e quindi immaginatevi una Federica sdraiata sul letto a leggere con la bocca spalancata per la sorpresa e gli occhi sgranati con un espressione del tipo: “E ora cosa ‘bisso sta accadendo?!”. Posso dire solo una cosa in questo caso: Spesso niente è ciò che sembra.

A fine romanzo a causa di un determinato accadimento ho quasi tirato un “NOOOOO…” ad alta voce e nonostante credo sia una situazione in cui ormai non si possa più fare niente, spero comunque che non sia davvero così. Anche se… sono già quasi a metà di “Nevernight – I grandi giochi” e ancora nulla quindi adesso le sto un po’ perdendo le speranze.

L’epilogo è stato molto emozionante, Mia mantiene sempre le promesse.

Il “Dicta Ultima” invece lascia quella voglia di sapere assolutamente cosa accadrà…

Mia e Messer Cortese

Per finire devo dirvi che la nostra Mia è una tenebris. Cioè una persona che è in grado di controllare la tenebra stessa. Messer Cortese, il passeggero di Mia chiamato da molti anche “demone o famiglio” è un gatto fatto di ombre che le salvò la vita quand’era bambina. Mia viene chiamata spesso “La prescelta” ma purtroppo non conosce niente sulla sua vera natura da tenebris dato che non ha mai conosciuto qualcuno come lei. O qualcuno che possa aiutarla a conoscere meglio i suoi poteri. Vi posso assicurare che il birbante Messer Cortese donerà un tocco in più al romanzo!

Essendo un romanzo che parla comunque di assassini, morte, sangue e chi più ne ha più ne metta ha comunque, a volte, un linguaggio più esplicito quindi sicuramente non consiglierei la lettura della trilogia ad un pre-adolescente (ad un dodicenne consiglierei più qualcosa come Percy Jackson per capirci) perché come ha anche detto Kristoff nonostante Mia abbia solo sedici anni la trilogia va come generi più verso uno New Adult che uno Young Adult. Dato che leggo entrambi i generi letterari per me non c’è stato alcun problema.

Data l’anteprima ho letto il romanzo in digitale ma si potevano già vedere le mappe che troverete in questa edizione. Dalle immagini che l’Oscar Vault ha postato sul loro profilo Instagram si può vedere come saranno le edizione cartacee definitive. Sono bellissime: Le copertine, le costine, le quarte, le alette, tutto praticamente! E poi… ci saranno pure le pagine colorate! E io… ho decisamente un debole per le pagine colorate. Che dire non vedo l’ora di avere tra le mani Nevernight!

Se avete notato l’animale sulla copertina di questo volume è un corvo, il simbolo della famiglia Corvere. Quando terminerete questo romanzo capirete il perché del lupo sulla copertina di “Nevernight – I grandi giochi”.

“Mai dimenticare” come avrete potuto notare dalla recensione mi è piaciuto da morire, non vedo l’ora di continuare questa trilogia!

Voto: 5/5

Tra sangue, assassini, vendetta, sete di potere, tenebre e morte prende vita “Nevernight – Mai dimanticare” il primo libro degli accadimenti di Illuminotte.

Spero sinceramente di avervi incuriosito con questa recensione e se non si fosse ancora capito…
‘BISSO E SANGUE LEGGETE QUESTA STORIA!!!

Alla prossima,

Fede <3